Diatermocoagulazione
La diatermocoagulazione (detta più brevemente DTC) è una metodica impiegata per l’asportazione di lesioni cutanee superficiali o peduncolate.
In cosa consiste?
Questo trattamento dermatologico si caratterizza per l’utilizzo di uno strumento detto elettrobisturi o diatermocoagulatore. Questo, attraverso l’utilizzo di corrente alternata, produce calore e permette in tale modo di rimuovere il tessuto patologico coagulando allo stesso tempo i vasi sanguigni.
Una anestesia locale per infiltrazione, associata ad un dolore modesto e breve, viene effettuata prima della diatermocoagulazione.
Al termine del trattamento residuano abrasioni superficiali che si rimarginano dopo alcuni giorni/settimane e che necessitano di essere medicate con creme antisettiche/cicatrizzanti.
Diatermocoagulazione: in quali casi si applica?
Le lesioni che possono essere trattate mediante questa metodica sono:
- cheratosi seborroiche
- cheratosi attiniche ipertrofiche
- condilomi ano-genitali
- fibromi penduli
- verruche virali
- angiomi rubini
- granulomi piogenici
Avvertenze
La guarigione avviene nell’arco di 10-15 giorni. Bisogna disinfettare la ferita tutti i giorni secondo le indicazioni del medico. Non bisogna stappare la crosta che si formerà̀ ma attendere che si stacchi da sola.
Controindicazioni alla Diatermocoagulazione
Sono possibili piccoli ematomi passeggeri, residui dicromici e/o esiti cicatriziali. Ciò consiglia di non effettuare la metodica nel periodo tra maggio e settembre. Nella grande maggioranza dei casi non sono necessari antibiotici.
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