Ecografia dell’Intestino
L’ Ecografia Intestinale – in presenza di sintomi gastrointestinali generici, quali diarrea e/o dolori addominali – consente di indagare in prima istanza lo stato dell’intestino per indirizzare eventualmente verso una Visita Gastroenterologica o verso altre indagini più complesse come la colonscopia.
I vantaggi dell’ ecografia intestinale sono, appunto, quelli di essere un’indagine non invasiva e rapidamente eseguibile. Inoltre, essendo un’ecografia, non presenta la controindicazione dell’assorbimento di raggi X da parte del paziente come in caso di un esame radiologico. Rispetto alla colonscopia, l’ecografia dell’intestino non richiede la fastidiosa preparazione della prima, né presenta la sua invasività.
Problematiche dell’intestino
Del resto, le problematiche di salute legate all’intestino sono frequenti. Basti pensare che circa il 20% degli italiani si rivolge al loro medico di famiglia per disturbi connessi all’intestino. Infatti, questi ultimi sono numerosi: dalla sindrome dell’intestino irritabile fino a malattie infiammatorie croniche intestinali (ad es. malattia di Crohn o retto colite ulcerosa).
L’ Ecografia dell’Intestino consente di studiare la parete delle anse intestinali individuando sintomi di infiammazione o di rallentamento funzionale e, viceversa, escludere la presenza di ispessimenti parietali intestinali significativi o di segni di malassorbimento. Il Medico Curante, avvalendosi di quanto l’ecografia ha rilevato, potrà decidere circa l’iter clinico-diagnostico successivo più idoneo.
Ecografia intestinale: quando effettuarla?
L’ ecografia intestinale non soppianta esami specialistici più approfonditi impiegati nella gastroenterologia. Viceversa, può indirizzare – rapidamente e senza procurare fastidio – il successivo iter clinico e diagnostico, in caso di sintomi gastrointestinali aspecifici quali diarrea e/o dolori addominali.
Presso il Laboratorio Nomentano di Monterotondo, a un passo da Mentana e 20 minuti da Roma Norda, effettuiamo una vasta gamma di ecografie. Se vuoi saperne di più, clicca Servizio di Diagnostica Ecografica
Preparazione per l’ecografia dell’intestino
L’ecografia dell’intestino non necessita di una preparazione intestinale particolare (assunzione di lassativi, ecc.) ma solamente di digiuno (per cibi e solidi) da almeno sei ore. Occasionalmente può essere necessario bere del liquido per distendere le anse in modo da consentirne uno studio più accurato.
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Esami precedenti e quesito clinico
Al momento dell’ecografia, il Paziente deve recare in visione al Medico Ecografista gli esami effettuati in precedenza (ecografie, lastre, altri referti, ecc.) utili per la valutazione del caso in esame anche in termini di evoluzione nel tempo.
Per permettere una valutazione ecografica esaustiva, è inoltre di fondamentale importanza che sia chiaro ed indicato al Medico Ecografista il cosiddetto “Quesito Clinico”. Con tale termine si indica la diagnosi già accertata o sospettata, oppure il sintomo prevalente identificati dal Medico Curante del Paziente o dallo specialista che richiede l’effettuazione dell’esame ecografico. La conoscenza del Quesito Clinico consente al Medico Ecografista di conoscere il motivo della richiesta dell’esame e dunque formulare risposte clinicamente precise rispetto al quesito posto.