Ecografia Ostetrica con Flussimetria

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L’ Ecografia con Flussimetria Materno-Fetale o con Flussimetria Ostetrica è la terza ecografia ostetrica che si effettua in gravidanza all’inizio del terzo trimestre (generalmente a 30-32 settimane di gestazione).

Ecografia con Flussimetria Ostetrica: a cosa serve?

Le principali finalità dell’ecografia ostetrica eseguita nel terzo trimestre di gravidanza sono la valutazione dell’accrescimento fetale, della quantità di liquido amniotico e dell’inserzione placentare (ovvero la corretta posizione della placenta all’interno dell’utero) nonché il benessere del feto attraverso l’ausilio della velocimetria Doppler.

Questa ecografia è utilizzata anche per diagnosticare condizioni potenzialmente associate ad un aumento della morbilità perinatale. Ad esempio un feto troppo piccolo o grande per l’epoca gestazionale.

Inoltre viene definita anche la situazione e presentazione del feto (cefalica o podalica o situazione trasversa) onde pianificare la modalità del parto. Ciò anche se fino al termine di gravidanza la presentazione del feto può variare soprattutto nei casi in cui ci sia un maggior quantitativo di liquido amniotico. Pertanto è opportuno ripetere successivamente nel tempo il controllo per la valutazione della presentazione fetale.

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Ecografia con Flussimetria: come si esegue

L’Ecografia con Flussimetria si esegue per via transaddominale. Tuttavia spesso è coadiuvata da un approccio transvaginale che permette di valutare la lunghezza del collo uterino (cervicometria) e quindi definire la possibilità di un parto pretermine se la lunghezza del canale cervicale risulti inferiore ad un definito cut-off. Inoltre l’approccio transvaginale risulta superiore rispetto agli approcci transaddominale e transperineale per la diagnosi di placenta bassa (o di placenta previa).

Valutare il flusso sanguigno

La componente flussimetrica dell’ecografia del terzo trimestre consiste generalmente nella valutazione del flusso sanguigno all’interno dell’arteria ombelicale (presente nel cordone ombelicale) e dell’arteria cerebrale media (presente all’interno del cranio fetale). In alcuni casi è opportuno valutare anche il flusso sanguigno a livello delle arterie uterine soprattutto nelle pazienti affette da ipertensione cronica o gestazionale.

Pertanto la flussimetria permette di determinare gli scambi di ossigeno e sostanze nutritive tra la mamma ed il feto. Di conseguenza stabilisce più in generale la “funzionalità placentare” e il benessere fetale consentendo di diagnosticare situazioni in cui quest’ultimo potrebbe essere compromesso.

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Esami Precedenti e Quesito Clinico

Al momento dell’ecografia, il Paziente deve recare in visione al Medico Ecografista gli esami effettuati in precedenza (ecografie, altri referti, ecc.) utili per la valutazione del caso in esame anche in termini di evoluzione nel tempo.

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