Ecografia Transvaginale

L’ Ecografia Transvaginale si esegue con sonde dedicate caratterizzate da una particolare posizione dei cristalli (sonde endocavitarie) ed adatte ad essere introdotte nella vagina.

Il fatto che l’ Ecografia Transvaginale venga effettuata all’interno della vagina, consente di avvicinare la sonda agli organi genitali e, dunque, di ottenere informazioni diagnostiche più accurate di quanto possibile con un’ Ecografia Pelvica Sovrapubica effettuata esternamente.

Presso il Laboratorio Nomentano, l’ Ecografia Transvaginale è effettuata dalla Specialista Ginecologa onde integrare le competenze relative alla diagnostica ecografica a quelle proprie della ginecologia.

Perché si effettua l’ Ecografia Transvaginale ?

L’ ecografia transvaginale rappresenta un approfondimento diagnostico di supporto allo specialista ginecologo per valutare lo stato anatomico e funzionale degli organi riproduttivi femminili.

Specificamente si utilizza per studiare l’endometrio (mucosa che riveste internamente la parete uterina) valutandone lo spessore e l’assenza di patologie (miomi, polipi, neoplasie). Inoltre ha un impiego fondamentale per lo studio degli annessi (ovaie e tube).

Preparazione ed effettuazione dell’ Ecografia Transvaginale

Si tratta di un esame indolore, il quale non richiede preparazione e né di essere effettuato con vescica “piena”. Presso il Laboratorio Nomentano, onde garantire il massimo comfort alle Pazienti l’esame è effettuato da ginecologhe.

Per approfondire i servizi del Laboratorio Nomentano dedicati alle donne ed alla gravidanza, clicca Branca di Ostetricia e Ginecologia

Esami Precedenti e Quesito Clinico

Al momento dell’ecografia, il Paziente deve recare in visione al Medico Ecografista gli esami effettuati in precedenza (ecografie, lastre, altri referti) utili per la valutazione del caso anche in termini di evoluzione nel tempo.

Inoltre, per permettere una valutazione ecografica esaustiva, è fondamentale che sia chiaro ed indicato al Medico Ecografista il cd. “Quesito Clinico”. Ovvero la diagnosi già accertata o sospettata o il sintomo prevalente identificati dal Medico Curante del Paziente o dallo specialista che richieda l’effettuazione dell’esame ecografico. La visione del Quesito Clinico consente al Medico Ecografista di conoscere il motivo della richiesta dell’esame e dunque formulare risposte clinicamente precise rispetto al quesito posto.