Visita Gastroenterologica
La Gastroenterologia è quella disciplina che si occupa delle malattie dell’apparato digerente. ll Paziente si rivolge allo specialista gastroenterologo per un numero molto ampio di problematiche: da una banale influenza intestinale sino a situazioni più delicate quali reflusso gastro-esofageo, gastrite, ulcera, per citarne alcune.
La visita specialistica è la prima fase di valutazione della situazione clinica del Paziente. Essa può essere richiesta per alcuni sintomi, i più comuni: l’epigastralgia, la nausea, i dolori addominali, la dispepsia, la diarrea e la stipsi. E’ importante rivolgersi al gastroenterologo quando essi tendono a presentarsi in modo frequente in quanto potrebbero nascondere specifiche patologie che richiedono adeguati trattamenti specialistici e, quando necessari, opportuni accertamenti diagnostici.
La visita gastroenterologica prevede una dettagliata anamnesi. Successivamente si esegue una valutazione delle problematiche gastroenterologiche esistenti che possono riguardare esofago, stomaco, intestino tenue, colon, canale anale, pancreas, fegato, colecisti e vie biliari.
L’esame obiettivo con esplorazione rettale è imprescindibile nella valutazione globale del Paziente. Successivamente, verrà formulato un parere concernente il quesito clinico oggetto della visita.
La valutazione può esaurirsi con la prescrizione di una terapia o con la richiesta di accertamenti specialistici. Per qualunque dubbio o chiarimento il paziente potrà sempre contattare lo specialista al di fuori della visita, al fine di rendere la relazione Medico-Paziente un’alleanza terapeutica per risolvere insieme il problema clinico.
Gastroenterologia: gli esami di laboratorio al Nomentano
Presso il Laboratorio Clinico Nomentano è possibile eseguire nel sospetto di infezione da Helicobacter Pylori, principale causa della malattia peptica, l’Urea Breath Test e la ricerca dell’antigene fecale dell’Hp. Il Gastropanel nell’ipotesi diagnostica di gastrite atrofica, condizione precancerosa. Il Breath test al Lattosio è invece indicato qualora i sintomi lamentati possano essere ascrivibili ad una intolleranza al lattosio. Un apposito screening sierologico è eseguito nel sospetto di malattia celiaca.
La Calprotectina Fecale è l’esame specifico qualora si ipotizzi una IBD (Colite Ulcerosa e malattia di Crohn), ma in questo caso così come nell’ipotesi diagnostica di neoplasia del tubo digerente è obbligatoria la prescrizione di esami endoscopici.
Altri accertamenti di laboratorio sono il dosaggio degli ormoni tiroidei, infatti la disfunzione di tale ghiandola in genere può determinare sintomi gastrointestinali, esami colturali e parassitologici delle feci ed esami ematici di routine per lo studio di fegato, vie biliari e pancreas, che se alterati, saranno seguiti da ulteriore approfondimento diagnostico. In futuro sarà possibile poter eseguire anche lo studio del microbioma intestinale per poter “confezionare su misura” una cura più mirata per la Sindrome dell’Intestino Irritabile.
Esami Precedenti e Quesito Clinico
Al momento dell’esame, il Paziente deve recare in visione al Medico Specialista gli esami effettuati in precedenza utili per la valutazione del caso anche in termini di evoluzione nel tempo.
Per permettere una valutazione esaustiva, è inoltre fondamentale che sia chiaro ed indicato al Medico Specialista il cosiddetto “Quesito Clinico”. Ovvero la diagnosi già accertata o sospettata, oppure il sintomo prevalente identificati dal Medico Curante del Paziente. Il Quesito Clinico consente al Medico Specialista di conoscere il motivo della richiesta dell’esame e dunque formulare risposte clinicamente precise rispetto al quesito posto.