Nefrologia
La Nefrologia è una branca della Medicina che si occupa delle vie urinarie ed in particolare dei Reni. La malattia renale è particolarmente insidiosa perché non da segnali e come tante altre patologie avanza inesorabilmente.
Il Nefrologo studia il rene dal punto di vista anatomico, fisiologico e fisiopatologico, prendendo in considerazione le varie patologie che lo possono colpire. Le principali sono: insufficienza renale sia acuta che cronica, infezioni delle vie urinarie, calcolosi renale, cisti renali, glomerulo nefriti, tumori del rene e delle vie urinarie.
Attenzione a diabete ed ipertensione
I diabetici e gli ipertesi dovrebbero sottoporsi regolarmente a controlli della funzionalità renale in quanto la glicemia e/o la pressione alta determinano deterioramento del rene.
I fenomeni principali che queste patologie determinano e che il paziente avverte sono: pressione alta, stanchezza, scarso appetito, pallore.
Visita Nefrologica
La visita nefrologica ha come obiettivo di valutare il grado di funzionalità renale.
Essa consiste nel raccogliere l’anamnesi del paziente, la sua storia clinica e il suo stile di vita. Una volta raccolte queste informazioni, si procederà a misurare la pressione del paziente, il suo peso l’oscultazione del torace per controllare eventuali versamenti ed il controllo delle caviglie per escludere la presenza di edemi declivi come accade nella Sindrome Nefrosica, condizione caratterizzata da proteinuria grave (> 3 g/die) ipoalbuminemia..
Seguirà la valutazione di tutta la documentazione clinica in possesso del paziente, soprattutto degli ultimi esami del sangue e delle urine e la lista della terapia in atto. Al termine lo specialista potrà eventualmente richiedere approfondimenti diagnostici: uno dei più importanti è l’Ecografia renale e vescicale.
Esami Precedenti e Quesito Clinico
Al momento dell’esame, il Paziente deve recare in visione al Medico Specialista gli esami effettuati in precedenza utili per la valutazione del caso anche in termini di evoluzione nel tempo. Per permettere una valutazione esaustiva, è inoltre fondamentale che sia chiaro ed indicato al Medico Specialista il cosiddetto “Quesito Clinico”. Ovvero la diagnosi già accertata o sospettata, oppure il sintomo prevalente identificati dal Medico Curante del Paziente. Il Quesito Clinico consente al Medico Specialista di conoscere il motivo della richiesta dell’esame e dunque formulare risposte clinicamente precise rispetto al quesito posto.